G102T07 Vasto - L'Aquila

José Joaquín Rojas è furbo ed esperto, scafato al punto da non temere di andare all’attacco due volte in due giorni, e su un terreno non completamente suo. Al Tour de France del 2013 è arrivato per sei volte nei primi dieci di tappa, e ha concluso 7° nella classifica a punti. Teoricamente Rojas sarebbe un velocista, anche se forse è più corretto dire che è stato un velocista: perché il tempo ha il difetto di smussare le cose, di rendere forse più saggi ma di sicuro meno veloci, così che Rojas da qualche tempo è evoluto in una tipologia di corridore differente. Del velocista ha perso l’esplosività ma ha conservato lo sprezzo del pericolo; ha migliorato la sua già buona tenuta in salita ed è diventato un attaccante completo. Il più attivo delle ultime due tappe del Giro 2019. 

Con la barba di qualche giorno e l’aria da corsaro, Rojas si butta minaccioso dentro la fuga della tappa abruzzese: vuole sfilare il primato a Valerio Conti, che se n’è impossessato soltanto ieri. La maglia rosa è freschissima di faccia e di gambe, ma Rojas è un Bonifacio VIII, confida nel fatto che l’imberbe Conti possa lasciarsi ammansire, prima o poi, e rinunciare senza troppe storie al suo papato. 

Conti invece ha intenzioni diverse, un gran rifiuto non rientra tra le sue opzioni di giornata. I cardinali della UAE-Emirates controllano così il vantaggio di Rojas e dei suoi compagni di fuga, lasciando loro la vittoria di tappa ma non il soglio rosa. Salendo all’Aquila ci provano Formolo e Gallopin, ma vince Pello Bilbao, basco di Guernica, che ottiene la sua prima tappa in un grande giro e spiega che questo successo è frutto più che altro di improvvisazione – quasi fosse un Picasso. 

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove Celestino V fu incoronato nel 1294 e nei cui pressi termina la settima tappa del Giro, ha ritrovato da un anno e mezzo il suo pieno splendore. È stata ricostruita e riaperta al pubblico; le spoglie di Celestino sono state ricollocate al suo interno, e ogni estate vengono omaggiate in occasione della Perdonanza, la festa in cui L’Aquila celebra l’esito più luminoso del suo breve pontificato: con la Bolla del Perdono, Celestino per la prima volta nella storia concesse indulgenza e riconciliazione all’umanità intera. 

A Collemaggio José Joaquín Rojas arriva sesto e sfinito, accartocciato sulla bici come un progetto scartato. L’assalto al trono era ben congegnato ma è fallito - almeno per oggi. Perché Valerio Conti ha idee chiare e nome nobile, ma non sa di preciso quanto a lungo potrà difendere il suo primato. Di sicuro ancora un giorno, forse qualcuno in più, ad ogni modo va bene così. Stamattina ha parlato con sua madre ma non con suo padre: era andato al bar a offrire da bere agli amici. La maglia rosa è fonte di rispetto e complimenti, e tutto questo per Conti è già indimenticabile, è come il titolo del film più famoso del suo attore preferito: “Un sacco bello”. (LP)

 

 

PS - Di questo e altro parleremo tra un po' nel nostro podcast notturno "Giroglifici - un programma tutto da decifrare". Non sappiamo ancora quando, ma se ci seguite a un certo punto vi manderemo tutti i link.

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