Tarallucci e Giro: 17 maggio

Tarallucci e Giro è una raccolta mattutina di appunti del giorno prima. Un deposito di cose viste e sentite, dette e scritte. Per fare ordine, ma in qualche caso anche per aggiungere. 

Qui dentro si mischiano stili e riferimenti senza ritegno. Ci finiscono dentro pagelle e borracce, piccole analisi e brevi racconti, qualche foto e un buon numero di citazioni. Cominciamo.

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Ieri, 17 maggio, settima tappa del Giro d'Italia, abbiamo parlato di:

- Manuele Boaro, gregario dell'Astana, in Kings of Bidons, lo spazio riservato ai portaborracce;

- l'assalto di J.J. Rojas al Soglio rosa di Valerio Conti nello spunto post-tappa;

- tutto il resto (più o meno) nel settimo episodio di Giroglificiil nostro podcast dedicato al Giro.

Se non ne avete ancora abbastanza, qui di seguito qualche aggiunta.

 

LA MUSETTE DEL GIORNO

Borraccia improvvisata: A 29 anni Pello Bilbao vince la sua prima tappa in una corsa di tre settimane. Si inserisce nella fuga giusta, gestisce gli sforzi alla perfezione, allunga nel momento opportuno. Poi però dichiara che la sua è stata un'azione assolutamente non programmata. Figurarsi se l'avesse studiata a tavolino...

Borraccia divertita: Non esattamente una passerella il primo giorno in rosa di Valerio Conti, che però controlla senza farsi prendere dal panico e si difende bene. Nelle interviste post-tappa si rilassa e si diverte, rivelando un'invidiabilissima serenità.

Borraccia vuota: Più che vuota, svuotata. Con sprezzo del pericolo e delle strade in salita, il cagnaccio Rojas si lancia un po' a sorpresa all'assalto della maglia rosa, e per poco non riesce nell'operazione. Arriva all'Aquila completamente esausto, chissà che non ci riprovi.

Borraccia casinista: Avrà pensato che L'Aquila è terra di fughe pesanti, o avrà semplicemente seguito il flusso dei pensieri e della gamba, fatto sta che Davide Formolo oggi ha provato a mettere in crisi un Giro le cui gerarchie sono ancora tutte da stabilire. Lo scherzetto non gli è riuscito, ma intanto è stato il primo a provarci. Che sia di buon auspicio?

Borraccia indecisa: Da alcuni giorni la Bahrain-Merida è presenza costante in testa al gruppo, lasciando presagire possibili movimenti di Vincenzo Nibali che tuttavia ancora non si vedono. Potrebbe trattarsi di un'interessante operazione psicologica: "Non abbiamo la maglia ma ci sentiamo già in dovere di difenderla, perché il nostro capitano sta divinamente". Un paio di giorni e sapremo qualcosa in più.

 

VISTO AL GIRO

Metto delle bandierine italiane sul tettuccio, ci scrivo Garibaldi e lascio l'auto in un parcheggio sotterraneo 

Vedrai che porterà bene.

Bandiere ne abbiamo?

In mezzo alla Piana di Navelli qualcuno dovrebbe aprire un negozio di compravendita bandiere da tutto il mondo (qualche dettaglio in più in Giroglifici).

Di mano in mano

Una borraccia regalata non è il semplice passaggio da una mano all'altra, ma piuttosto una catena di passaggi. Oggi Dario Cataldo era il mago delle catene.

Pello Bilbao viene da Guernica

Difatti a fine tappa gli regalano un Picasso (più o meno).

 

SENTITO AL GIRO

«Lo sai perché oggi è tutto rosa?»
«Perché vince una femmina»
«No, perché è il colore del Giro d'Italia»
(due bambini delle elementari che si confrontavano nell'attesa dell'arrivo)

«The devil is in the details»
(un diabolico Aleksandr Vinokourov spiega il programma di disinfestazione quotidiano del bus dell'Astana)

«Ho parlato solo con mia madre, perchè mio papà era andato al bar per offire da bere a tutti»
(in casa Conti la maglia rosa pagherà il conto)

 

 

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