Tarallucci e Giro: 19 maggio
Tarallucci e Giro è una raccolta mattutina di appunti del giorno prima. Un deposito di cose viste e sentite, dette e scritte. Per fare ordine, ma in qualche caso anche per aggiungere.
Qui dentro si mischiano stili e riferimenti senza ritegno. Ci finiscono dentro pagelle e borracce, piccole analisi e brevi racconti, qualche foto e un buon numero di citazioni. Cominciamo.
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Ieri, 19 maggio, nona tappa del Giro d'Italia, abbiamo parlato di:
- Koen Bouwman, gregario e idolo (in Giappone, almeno) della Jumbo-Visma, in Kings of Bidons, lo spazio riservato ai portaborracce;
- Valerio Conti e Primoz Roglic, i due capitani reggenti del Giro 2019, nello spunto post-tappa;
- tutto il resto (più o meno) nell'ottavo episodio di Giroglifici, il nostro podcast dedicato al Giro.
Se non ne avete ancora abbastanza, qui di seguito qualche aggiunta.
LA MUSETTE DEL GIORNO
Borraccia mutante: A guardarlo mentre sale verso San Marino, Primoz Roglic sembra disputare uno sport differente rispetto a tutti gli altri. La sua pedalata è perfetta, la cadenza regolare dal primo all'ultimo chilometro, la pioggia pare quasi evaporare prima di toccarlo. Che Roglic fosse destinato a dominare questa crono era un fatto noto già dalla vigilia, che lo avrebbe fatto con questi distacchi è una sorpresa per tanti. Non per lui. Al traguardo gli chiedono cosa lo abbia più sorpreso in questa giornata, lui risponde: nothing.
Borraccia oraria: Victor Campenaerts è venuto al Giro per aiutare Caleb Ewan, il suo primo obiettivo era questo dopo un inverno e una primavera trascorsi a lavorare esclusivamente sul tentativo (riuscito) di stabilire il record dell'ora. Una vittoria di tappa al Giro però ancora gli manca, e quando vede la pioggia rallentare le ruote di tutti gli avversari comincia anche a prenderci gusto. Invece perde di 10", più o meno quelli imputabili al grottesco cambio bici cui è costretto sulla salita finale. Dice di non sapere se sia stato quello a fregarlo, che non ci vuole pensare. Poi però dice che non vuole rivedere le immagini perchè ci penserà così tanto da non dormirci stanotte.
Borraccia frenata: Valerio Conti ritiene di aver perso più di un minuto tra le curve e le poche discese. Ogni volta che ce n'era la necessità ha tirato i freni. Detta così non sembra il massimo delle prestazioni, invece è quella che gli è valsa altri due, probabilmente quattro, giorni in maglia rosa.
Borraccia schifosa: Il rapporto tra Simon Yates e le cronometro è un mistero su cui ancora non sono state elaborate risposte. Lui però si lascia andare poco alle elucubrazioni e preferisce analisi tecniche più sintetiche e dirette. Al termine della crono di San Marino, ad esempio, ha detto di "aver fatto un po' schifo".
VISTO AL GIRO
Questo è un Giro freddo e bagnato
Ma Roglič è un nome caldissimo, dunque al bus della Jumbo-Visma hanno comunque installato dei ventilatori giganti.
Patriottismo mobile
Tra i mille cantoni della svizzera, Tom Bohli ha preso casa - o almeno squadra - negli Emirati Arabi, e lo ha fatto con pragmatica convinzione. Tanto da riscaldarsi sui rulli con la bandiera impressa sul viso.
Al Bar dello Sport
Sono tutti parenti i tifosi di Giovanni Carboni, arrivati dalla "contea" di San Costanzo (Fano): zie, cugine con relativi mariti, nipotine con relativi bacini da parte del corridore, che sotto il temporale di San Marino avrà anche perso la maglia bianca ma sa già che potrà consolarsi con una festa.
A dirla tutta, i brindisi sono già cominciati: prima con l'inattesa convocazione al Giro, poi con le grandi prestazioni della prima settimana: "Da quando lui indossa la maglia bianca, è tutta una festa". A organizzare le feste ci pensa la zia, ma non da sola: "poi c'ho la mia gemella al bar", precisa. Il party più scatenato sarà a fine Giro, al bar stanno già pensando a cosa fare, "però coi piedi per terra, mi raccomando".
All'Hotel Joli di San Marino
Tutto è pronto per accogliere i corridori reduci dalla cronometro. Tutto tranne il cartello dell'AG2R - quello non era pronto.
SENTITO AL GIRO
«Il meteo è veramente protagonista di questi tempi»
(Un profetico Paolo Zavoli, conduttore Domenica Sport su Radio1)
«Yates è arrivato con grande anticipo al cancelletto di partenza»
(Andrea De Luca che sogna un prosieguo di carriera a commentare lo sci)
«Vincenzo Nibali ha preparato la crono nella galleria del tempo»
(Andrea De Luca che non disdegnerebbe un cameo nel prossimo Ritorno al Futuro)
«Lo squalo se ci fate caso è uno dei pesci più placidi del mare »
(Fabio Genovesi che, viste le nuove ambizioni di De Luca, è pronto a sostituirlo nel sogno di condurre Kilimangiaro)