Bus balai

Subito dopo la borraccia – ma non moltissimo, appena appena dietro, quasi a pari merito potremmo dire – il nostro oggetto simbolico preferito del ciclismo è la voiture balai, o broom wagon, o carro scopa. Si tratta del camioncino che chiude tutte le gare ciclistiche, e che – proprio come una ramazza – recupera per strada cocci e residui di ogni sorta. Nel caso del ciclismo, i "rottami" sono i corridori in giornata-no, malaticci o infortunati, arrabbiati o delusi, talvolta semplicemente scarsi, irrecuperabilmente alla deriva, che quando salgono sul famigerato mezzo hanno già deciso l’improcrastinabile: ritiro.

Un giorno dedicheremo uno speciale alla voiture balai; alla sua poesia e alle sue forme. Oggi ci limitiamo a mostrarvene una, attuale, quella che poche ore fa ha terminato il proprio pomeriggio al seguito della Binche-Chimay-Binche, semiclassica disputatasi oggi in Vallonia e vinta da Danny van Poppel grazie ad un perfetto gioco di squadra (e ad una dirompente sparata finale). Van Poppel è l'ultimo di una dinastia di ciclisti, una di quelle storie tipiche di queste terre in cui sport e legami di parentela si intrecciano come una spirale di DNA. Una storia simile in qualche modo a quella di Frank Vandenbroucke, lui che però la voiture balai del destino ha deciso di caricare a bordo con troppo anticipo: dal 2010 ogni Binche-Chimay-Binche è dedicata alla sua memoria.

In una corsa dura come la sua storia, fatta di interruzioni di decenni e rinascite in nuove forme, segnata dalla pioggia e da un pavè scivoloso che oggi pomeriggio ha fagocitato all'ultimo chilometro il tentativo di Štybar, la voiture balai è visione assolutamente ordinaria. Si tratta, in particolare, di un normalissimo bus di linea della Transport En Commun, la compagnia locale dei trasporti. Per l'occasione, il monitor anteriore è stato aggiornato con il nome della corsa (che peraltro esiste già nell'elenco orario della TEC: anche questa classica, come quasi tutte, non è altro che la linea di una corriera). Nella prima riga è apparsa infine una dicitura inequivocabile: "bus balai", il primo autobus pensato apposta per passare in ritardo. Ma molto in ritardo. (FC-LP)

 

[La foto del bus balai - che per la cronaca è giunto al traguardo a oltre 7 minuti da van Poppel e poco dietro Devenyns, 109° e ultimo classificato - è stata pubblicata su Twitter da Andy McGrath]

 

 

 

 

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