Mesi differenti, terreni differenti, tracciati differenti, abbigliamento differente: e alla fine quel che rende le corse leggendarie è sempre la maledetta voglia di mettere la propria ruota davanti a quelle degli altri, e più quel desiderio è puro, privo di fronzoli, più lo spettacolo è grandioso. Quello scozzese è stato molto più di un mondiale di ciclismo. C’era tutto dentro. Film, epopea, videogioco (continua a leggere)