Tarallucci e Giro: 14 maggio

Tarallucci e Giro è una raccolta mattutina di appunti del giorno prima. Un deposito di cose viste e sentite, dette e scritte. Per fare ordine, ma in qualche caso anche per aggiungere. 

Qui dentro si mischiano stili e riferimenti senza ritegno. Ci finiscono dentro pagelle e borracce, piccole analisi e brevi racconti, qualche foto e un buon numero di citazioni. Cominciamo.

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Ieri, 14 maggio, quarta tappa del Giro d'Italia, abbiamo parlato di:

- Jack Bauer, gregario e bassista della Mitchelton, in Kings of Bidons, lo spazio riservato ai portaborracce;

- le cadute e i panorami della Orbetello - Frascati nello spunto post-tappa;

- tutto il resto (più o meno) nel quarto episodio di Giroglificiil nostro podcast dedicato al Giro.

Se non ne avete ancora abbastanza, qui di seguito qualche aggiunta.

 

LA MUSETTE DEL GIORNO

Dalla stessa borraccia piena sul traguardo di Frascati si abbeverano Richard Carapaz e Caleb Ewan. Il primo pianta lo scatto decisivo nel punto più duro dell’ascesa finale e conquista la sua seconda vittoria al Giro. L’australiano invece sconvolge la sua natura di velocista purissimo e tiene la ruota dello scalatore ecuadoriano per piazzarsi sorprendentemente secondo. 

Borraccia guardinga: In conferenza stampa, Primoz Roglič disquisisce sull’importanza di stare davanti al gruppo e mantenere alta l’attenzione. È così facendo infatti che scampa alla caduta che attarda tutti gli altri contendenti alla maglia rosa. A un chilometro dal traguardo si ricorda pure di quanto siano importanti le amicizie in gruppo e non si danna troppo per provare anche a portarsi a casa il successo di tappa. 

Borraccia vuota: La caduta che fraziona il gruppo è il momento decisivo della corsa. Fra gli attardati non figurano però tre uomini dell’UAE Emirates: Diego Ulissi, Valerio Conti e Marco Marcato. Molto meno guardinghi di Roglič, i tre corridori si fanno uccellare da Carapaz. Ulissi ci prova e arriva terzo, ma con due compagni di squadra si poteva fare di più. 

Borraccia insanguinata: Tutti i fotografi posizionati dopo l’arrivo attendono Dumoulin coinvolto nella caduta. L’olandese giunge al traguardo dopo oltre 4 minuti, e gli obiettivi delle macchine fotografiche si concentrano sul rivolo di sangue che scorre sul suo polpaccio sinistro. La clinica mobile esclude fratture. La notte avrà portato consiglio o altri dolori?

 

VISTO AL GIRO

Democrazia teutonica

Al raduno di partenza dal bus della Bora proviene a buon volume una selezione di classici del pop-rock. È un cerchio nero, accostato per terra al cerchione del bus, la cassa da cui suona il tutto. Una sorta di ruota sonora.

Ci avviciniamo alla persona più indicata per conoscere i dettagli: l'autista del bus. In genere il ruolo dell'autista coincide con quello del DJ della squadra, ma nel caso della Bora sono i corridori stessi a scegliere i brani da inserire in scaletta. Ognuno carica i propri liberamente.

Chiediamo se ci sia qualcuno che contribuisce di più, ma a quanto pare no. La musica in casa Bora è il risultato di un processo democratico. Nell'allontanarci dal bus alla partenza della tappa, la ruota sonora sta mandando "Don't stop me now". Un ottimo auspicio.

Alla giornata del pulcino di Tivoli

Con un sacco di mangime si hanno 10 pulcini in omaggio. Correte a prenotare anche voi!

Gelato gusto Giro

A Frascati hanno inventato un gusto di gelato apposta per il passaggio del Giro d'Italia 2019. Si chiama "Giro d'Italia 2019" (vabbè, la fantasia è quella che è) e si tratta di una base di stracciatella con aggiunta di fragola e scaglie di cioccolato. Anche la panna per l'occasione è stata colorata di rosa, mentre il pistacchio è inspiegabilmente rimasto verde.

Maglia nera alternativa

Sul traguardo di Frascati si incontrano finalmente le due ultime, grandi istituzioni del nazional-popolare italiano: il Giro d'Italia e Don Matteo.

 

SENTITO AL GIRO

«Anche all’inizio di questa frazione ci sarà un momento dedicato alle asperità»
(Barbara Pedrotti al ritrovo di partenza, parlando del gran premio della montagna di giornata)

«Cosa si diranno Dumoulin e Yates a 100 chilometri dalla fine?» 
«Non ne ho la più pallida idea.»
(Uno scambio chiarificatore tra Andrea De Luca e Alessandro Petacchi, cronisti RaiSport)

«*#$&%^!!!@$£*#§&!».
(Tom Dumoulin tra Monte Porzio Catone e Frascati / frutto di una libera interpretazione)

«Non ho capito la tattica della UAE Emirati».
(Gigi Sgarbozza al Processo alla Tappa, ci mancava)

 

 

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