“Tourbillon” è un viaggio all’indietro nel tempo, alla ricerca di quella prima estate, quando guardare il ciclismo in tv di colpo ci rese felici come bambini. (continua a leggere)
In questa fotografia ci sono quattro corridori e un muro. E tra loro il più famoso è l'unico ad essere scomparso, esattamente 30 anni fa: il muro. (continua a leggere)
Ad Harrogate Matteo Trentin non ha sbagliato nulla, eppure ha perso. Mads Pedersen è stato più forte: e il nuovo campione del mondo, e Trentin è pietrificato. (continua a leggere)
Dopo tante vittorie importanti sfumate all'ultimo, in Yorkshire Annemiek van Vleuten è andata a prendersi la maglia dei suoi sogni partendo da sola a 105 chilometri dall'arrivo. E il risultato ha un sapore dolcissimo. (continua a leggere)
A 77 chilometri dal traguardo della corsa in linea juniores Germán Darío Gómez Becerra ha forato e non ha trovato nessuno a cambiargli la ruota. Al che si è seduto ed è scoppiato a piangere, ma poi è ripartito ed è arrivato in fondo. (continua a leggere)
Domani mattina Pawel Poljanski andrà a fare shopping, gli serve un paio di scarpe nuove. Non scarpe da ciclismo, però, calzature eleganti: sabato prossimo si sposa. (continua a leggere)
Héctor Carretero ha conservato con orgoglio la borraccia del suo capitano Valverde, ma alla fine di questo Giro avrà un'altra borraccia indimenticabile, e sarà rosa. (continua a leggere)
Tarallucci e Giro è la rubrica che racconta la tappa del giorno prima il giorno dopo, che in questo caso è l'ultimo giorno, quindi si può mettere via i tarallucci e mangiare un sacco di banane (continua a leggere)
Per prima cosa un asciugamani e una mantellina. Poi integratori e barrette energetiche. Majka - mentre si controlla i rivoli di sangue secco sul gomito - riceve una lattina di succo di mirtilli; Formolo un’aranciata. (continua a leggere)