Questi giorni in maglia rosa di Conti parlano di futuro. Vorrebbe vincere il Giro, un giorno, o magari una grande classica, meglio ancora se tutt’e due. Vorrebbe diventare meno umile, se possibile, e tenere i piedi appena più sollevati da terra.
Secondo Mikkel Honoré esiste un legame intrinseco tra ciclismo e filosofia. E forse anche tra ciclismo e dialetto veneto.
Anche la tappa più piatta del Giro può diventare il terreno per un'avventura, o almeno per un'esplorazione, che è meglio fare in due che da soli. Mentre gli altri si preoccupano di cosa mangeranno a pranzo.
C'è un corridore sloveno che è arrivato al ciclismo quasi per caso, dopo un infortunio in uno sport invernale. Primož Roglič? Sì, certo. Ma prima di lui, Grega Bole.
Benchè non abbia ancora 30 anni, Salvatore Puccio è già un senatore della Ineos, soprattutto della squadra giovanissima portata al Giro d'Italia. Uno dei più grandi, ma che si sente ancora piccolo.
San Marino sta sui monti ma è una Repubblica che nasce dal mare. E come il Giro ha due reggenti
Non solo un gregario fidato per Primož Roglič, Koen Bouwman a questo Giro d'Italia si è reso protagonista di un grande gesto di sportività dopo la caduta di Frascati.
I velocisti devono saper prendere decisioni con la stessa velocità con cui si aprono e chiudono gli ombrelli in certe giornate di primavera, per questo Ewan nel momento in cui realizza di non sentirsi come sperava opta senza indugi per il piano b.
Il Giro 2019 sarà l'ultima grande corsa a tappe nella carriera di Markel Irizar, ma la trascorrerà come tutte le altre: lavorando per i suoi capitani.
Jose Joaquin Rojas voleva farsi papa, ma non aveva previsto i cardinali di Valerio Conti.