175 chilometri in fuga, ad ascoltare gambe via via più irrigidite, o inacidite, ma senza mai la speranza di arrivare in fondo. Lo slancio di Maurits Lammertink si è assopito all'imbocco della curva dove i sogni muoiono, perché il Muro di Huy si concede solo ai suoi padroni riconosciuti. A chi ha la testa dura.

Ciao a tutte e tutti. Ci tenevamo a dirvi che è terminata la lettura delle bozze del nostro nuovo libro, edito da People. Ve lo presenteremo come si deve nei prossimi giorni, snocciolandovi temi e autori. Poi sarà in tutte le librerie dal 28 aprile. "Vie di fuga" racconta sogni e strade dei ciclisti che nel ciclismo compiono il gesto più coraggioso: se ne vanno. E il nostro è un invito a venire in fuga insieme a loro (e a noi).
 

Esce oggi in tutte le librerie "La primavera perfetta", il nuovo romanzo di Enrico Brizzi. Una storia di amori, errori e rivalse raccontati attraverso le vicende di Luca Fanti, fratello e manager di Olli, detto Torpedo, il velocista più vincente del ciclismo professionistico. In occasione dell'uscita del libro, vi presentiamo in anteprima un piccolo estratto.

Gli ultimi trentacinque chilometri del silenzioso Fiandre del 2020 partono da lontano: parlano della storia di Van der Poel e Van Aert, gli unici in grado di rispondere, in tempi diversi, allo spunto del campione del mondo.

Si sa, gli anziani sono abitudinari. Per una ragazzina di centoventidue anni e centosei edizioni come la Liegi-Bastogne-Liegi non dev’essere stato facile trovarsi catapultata dalla primavera a questo stranissimo inizio autunno, così si è aggrappata a due elementi imprescindibili: il tempo atmosferico e un parterre de roi di corridori.

Svelato nel giorno in cui Alaphilippe ha perso la maglia gialla, il percorso di Imola si è presentato da subito ai suoi occhi come un grande foglio da riempire. E mentre qualche funzionario in Romagna faceva i calcoli sulla quantità di bitume necessaria per riasfaltare le strade di Gallisterna, Alaphilippe ha cominciato a immaginare il proprio contributo da immortalarvi.

Nello slang statunitense esiste un termine che indica la capacità di compiere diverse attività senza perdere energie e concentrazione, come farebbe un animale concentrato sulla preda: beastmode. Come vincere un Giro e due titoli mondiali nella stessa settimana, come Anna van der Breggen nel 2020.

Il destino in genere segue percorsi strani, eppure a volte si incammina su strade ben segnate, quasi abituali. Oggi Davide Cassani ha conquistato il suo primo mondiale da commissario tecnico nello stesso posto in cui decise di diventare un corridore, più di 50 anni dopo.

L'affollamento del calendario di questa strana stagione ci vede già alle prese con i mondiali di Imola , ma lasciateci tornare ancora una volta a quello che è successo fino a domenica scorsa. Per ringraziarvi.

Non tutte le stagioni possono essere farfalle e arcobaleni. Tranne per Anna van der Breggen, che cinque giorni dopo aver conquistato il Giro Rosa si mette addosso l'unica maglia iridata che le mancava e al collo la sua undicesima medaglia mondiale.

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