Per Elisa Longo Borghini il ciclismo è una questione di famiglia: «A casa dei miei il televisore era sempre acceso su Raisport, anche quando c'era il biliardo».
La Parigi-Roubaix è sempre stata spaventosa, per Elisa: «I ricordi più nitidi, quelli delle cadute e della terra che tiravano su i corridori». Ma anche un sogno: «Un sogno che ho sempre ritenuto realizzabile».