Per Elisa Longo Borghini il ciclismo è una questione di famiglia: «A casa dei miei il televisore era sempre acceso su Raisport, anche quando c'era il biliardo».

La Parigi-Roubaix è sempre stata spaventosa, per Elisa: «I ricordi più nitidi, quelli delle cadute e della terra che tiravano su i corridori». Ma anche un sogno: «Un sogno che ho sempre ritenuto realizzabile».

Un estratto che parla di borracce e Marcus Burghardt, da Acqua passata. Vita, sorte e miracoli delle borracce nel ciclismo (People, 2020). Maggiori info a questo link.

 

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Il ciclismo invade i paesi in pieno giorno. Per non dare troppo nell’occhio, all’inizio se ne sta alla larga dal centro: prende posto nei parcheggi dei campi sportivi, sui lungomari, all’ombra dei viali alberati. Quasi s’imbosca.

«Nel ciclismo si perde spesso e io oggi ho perso, però se devo piangere per un podio all’Amstel Gold Race allora tanto vale smettere di correre in bicicletta. C’erano 175 corridori alla partenza e solo 3 sul podio. Io c’ero», ha detto Cosnefroy.

Di mezzo tra classiche e Giro, ci rimettiamo per un paio di giorni in strada.

Il Fiandre del 2022 è una storia di zig-zag. E il suo ultimo chilometro, col suo folle ondeggiare, ci spiega qualcosa in più sugli uomini che si barcamenano come Mathieu van der Poel e Tadej Pogačar.

Vivere dall’interno certi momenti storici, ce ne stiamo accorgendo, è un’esperienza sopravvalutata. La Storia è insensibile, impersonale, un pachiderma che tutto travolge e tutto stritola. La Storia andrebbe studiata, quasi mai vissuta; la Storia è troppo grande per le nostre piccole vite, per le nostre storie scritte in minuscolo, già incontrollabili e sfuggenti di loro. Dalla Storia il più delle volte sentiamo il bisogno di dissociarci, di allontanarci. Di fuggire, addirittura, come un ciclista con in tasca un sogno e nella testa poca razionalità.

Lo scorso autunno Tadej Pogačar confessò di fregarsene del futuro e del suo ruolo nella storia, eppure quella che continua a compiere è un'operazione di ricodifica del ciclismo. Abbatte record longevi nelle corse storiche e apre scenari nuovi nelle gare più giovani.

BIKLE è una versione modificata (non ufficiale) di WORDLE, l'ipnotico gioco enigmistico in cui bisogna indovinare ua parola di 5 lettere in 6 tentativi. Solo che questa nostra versione ha la particolarità di essere stata pensata per agli appassionati di ciclismo!

I mondiali di ciclocross negli USA hanno premiato Marianne Vos e Tom Pidcock. Ancora una volta.

Considerando che il Tano Belloni era nato a Pisighitòn, in italiano Pizzighettone, nome poco ciclistico, e anche luogo poco ciclistico, tant’è che di corridori buoni non ne è venuto su più nessuno.

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